La ristrutturazione di vecchie case è uno degli interventi più frequenti e al tempo stesso articolati, presenta grandi opportunità e allo stesso tempo notevoli sfide, oltre che, naturalmente, costi spesso importanti.
Per cominciare, ristrutturare un appartamento o una casa antica, implica quasi sempre un intervento sugli impianti di vecchia generazione e su tutta una serie di caratteristiche che non sono più adeguate agli standard di sicurezza e funzionalità richiesti oggi. Le case antiche, allo stesso tempo, hanno un fascino prezioso che spesso si desidera preservare, senza rinunciare al comfort e alla praticità della progettazione moderna. Ecco perché progettare un intervento di questo tipo è una continua ricerca del giusto equilibrio tra innovazione e conservazione. A questo si aggiungono le esigenze specifiche di chi userà l’abitazione, esigenze funzionali ma anche di budget. In queste ristrutturazioni, infatti, il costo è un elemento rilevante, ecco perché è importante una fase preliminare in cui si valutino tutti questi aspetti con l’aiuto di un professionista. Per sfruttare al massimo le opportunità offerte dall’immobile senza avere brutte sorprese in corso d’opera.
Perché ristrutturare una casa vecchia?
Può sembrare scontato ma come vedremo è importante chiedersi innanzitutto quali siano i motivi della scelta di ristrutturare una casa vecchia. È importante perché proprio nelle motivazioni che guidano questa scelta si possono individuare gli interventi più importanti da realizzare. In generale, vale sempre la pena di intervenire quando la struttura non è più sicura. Impianti elettrici e idraulici obsoleti sono un rischio concreto per la salute e spesso non sono a norma di legge. Pensiamo a un malfunzionamento delle reti elettriche e del gas, ad esempio, che comporta un concreto pericolo per chi vive la casa e un notevole spreco di risorse e di spesa in bolletta.
Una questione di efficienza e stile
La necessità di intervenire sugli impianti non è l’unico motore della ristrutturazione di una casa vecchia. Restando in tema di efficienza funzionale ed energetica, è cruciale dotare la casa di infissi di nuova generazione. Si tratta di elementi che ottimizzano l’uso di sistemi di riscaldamento e raffreddamento e quindi, come si diceva prima, possono avere un effetto positivo sulle bollette. Ma non solo: la sostituzione di infissi datati può essere anche legata a una questione estetica e di stile. Finestre obsolete, consumate e con visibili segni del tempo, non solo funzionano male ma rovinano anche lo stile d’insieme dell’ambiente. Naturalmente, se si parla di antichi infissi di pregio, la ristrutturazione potrà seguire la strada del restauro piuttosto che della sostituzione. Per preservare quel valore aggiunto che rende le abitazioni d’epoca speciali e irripetibili.
Che tipo di interventi eseguire su una casa vecchia
Stile e funzione sono dunque i due aspetti da migliorare attraverso un intervento di ristrutturazione, ma quali sono i lavori specifici da eseguire? Naturalmente si potrebbe ristrutturare ciascun elemento strutturale e decorativo ma non sempre si dispone del tempo e delle risorse per farlo e del resto, non sempre è opportuno o necessario intervenire in modo radicale. Una prima scelta da fare è tra conservazione e innovazione. Optando per la prima se l’immobile presenta elementi d’epoca di pregio o comunque ancora funzionali, per la seconda se non sono presenti elementi storici interessanti e se le esigenze del committente richiedono un cambiamento radicale degli interni.
Dalla pianta alle rifiniture: alcuni aspetti da considerare
Se la casa è vecchia e non rispecchia le esigenze di chi la abiterà, può essere opportuno valutare un intervento sulla pianta. Una valutazione da fare con l’aiuto del professionista che saprà individuare le opportunità offerte dall’immobile e sfruttarle per creare nuovi ambienti oppure rendere più spaziosi quelli esistenti, sempre nel rispetto di quanto previsto dalle normative comunali che il professionista conoscerà in modo approfondito. Un’altra esigenza frequente è l’aggiunta di un bagno o la modifica dell’esistente, così come la creazione di open space in cui soggiorno, zona pranzo e cucina convivono. Si tratta di interventi sulla struttura che rispecchiano il cambiamento delle abitudini di vita domestica. Tuttavia, talvolta, non si tratta di esigenze funzionali o strutturali ma piuttosto stilistiche. Una casa vecchia può essere ancora perfettamente funzionale ma talmente obsoleta nello stile da trasmettere un senso di malessere e totale assenza di comfort in chi la abita. In questo caso saranno necessari interventi mirati a rinnovare le finiture, i materiali e gli elementi decorativi. Ma anche, ad esempio, l’illuminazione: un aspetto che influenza tantissimo la vivibilità, i consumi e lo stile della casa. In questo caso, un buon dialogo con il professionista sarà indispensabile a mettere a fuoco il gusto, le esigenze personali e il budget a disposizione di chi abita la casa.
I costi da considerare nella ristrutturazione di una casa vecchia
Dopo aver messo bene a fuoco le tipologie di interventi da programmare è possibile cominciare a realizzare una previsione dei costi da sostenere. Costi che riguardano, come in qualsiasi tipo di ristrutturazione, la progettazione, la manodopera, i materiali, gli arredi e la supervisione dei lavori. Nello specifico, in una casa particolarmente vecchia, può essere opportuno effettuare una serie di sopralluoghi più approfonditi per capire se ci sia la necessità di interventi di sanamento di problematiche strutturali. Questo per evitare di incorrere in interventi non previsti con relative spese. Oltre al costo economico, infine, è sempre opportuno fare una previsione dei tempi di realizzazione dei lavori per coordinare interventi e relative forniture di materiali.