Home » blog » normative » Detrazioni per la ristrutturazione del bagno 2022

La ristrutturazione del bagno è uno degli interventi ricorrenti e più desiderati da chi abita la casa. Può essere mossa da un desiderio di rinnovarne lo stile, di renderlo più funzionale o di adattarlo alle esigenze che cambiano con il passare dell’età. Si tratta, del resto, di uno degli ambienti più importanti del vivere domestico, vi trascorriamo molto tempo, ogni giorno, ed è l’unico spazio in cui davvero possiamo dedicarci a noi stessi. Spesso però si tratta di ambienti datati, da rifare, con arredi obsoleti e malfunzionanti. Di cui non riusciamo a gestire il consumo idrico e del gas necessario a riscaldare l’acqua con una conseguente esperienza d’uso non del tutto confortevole e caratterizzata da sprechi di risorse naturali ed economiche preziose. Allo stesso tempo, il rifacimento del bagno comporta il sostenimento di spese importanti, ecco perché spesso si rimanda o si rinuncia. La buona notizia è che, anche per il 2022, sono previsti incentivi e agevolazioni fiscali sotto forma di detrazioni che vedremo meglio di seguito, tenendo bene a mente che non tutti gli interventi di ristrutturazione del bagno danno diritto alla detrazione.

Come funziona il Bonus bagno 2022

Innanzitutto, è bene chiarire che non esiste un vero e proprio “bonus bagno” ma piuttosto un insieme di agevolazioni relative alla ristrutturazione in generale, all’acquisto di arredi e al miglioramento dell’efficienza energetica, in cui è possibile far rientrare gli interventi destinati al bagno. Le prime due agevolazioni, o bonus, sono accomunate dallo stesso meccanismo di funzionamento che può assumere due forme: la detrazione Irpef oppure lo sconto in fattura. Nel primo caso, l’importo dell’agevolazione è suddiviso in dieci rate e portato a detrazione dell’importo Irpef da pagare ogni anno.  Nel secondo, l’importo dell’agevolazione viene direttamente detratto dal totale da pagare: il fornitore di beni o servizi emetterà una fattura scontata dell’importo della detrazione. A sua volta il fornitore potrà portare l’importo scontato a detrazione della sua Irpef oppure cedere il credito a un’agenzia preposta in cambio del pagamento della stessa cifra. Chi può accedere a queste misure fiscali? La normativa prevede che non solo i proprietari ma anche inquilini, coniugi o altri soggetti aventi titolo di abitare un immobile possono godere di queste agevolazioni nel momento in cui sostengono i costi relativi agli interventi.

Ecobonus per il bagno

Come già detto non esiste un bonus bagno così come non esistono degli interventi di manutenzione ordinaria che diano diritto a detrazioni. Esiste però l’Ecobonus una misura che si applica non al singolo intervento ma piuttosto a un insieme di opere volte al miglioramento dell’efficienza energetica della casa. Ed ecco che alcuni interventi che riguardano il bagno, se inseriti all’interno di un più ampio intervento di riqualificazione energetica, possono godere della stessa agevolazione. Nel caso specifico del bagno, due esempi di interventi che possono essere considerati ai fini dell’Ecobonus, sono la sostituzione della caldaia, con una più efficiente, e la sostituzione degli infissi con una tipologia che aumenti l’isolamento termico del bagno. L’obiettivo, ricordiamo, è il miglioramento dell’efficienza energetica complessiva.

Bonus mobili per arredare il bagno

Un’altra misura interessante, in caso di ristrutturazione del bagno è il Bonus mobili che consente di avere delle detrazioni fiscali relative all’acquisto di arredi ed elettrodomestici, anche per il bagno. L’aspetto più importante da conoscere di questa misura è che si ha diritto alla detrazione solo se l’acquisto degli arredi è inserito all’interno di un intervento di ristrutturazione e che le spese per i mobili devono essere sostenute dallo stesso soggetto che sostiene le spese di ristrutturazione e che, quindi, chiederà l’agevolazione. L’Agenzia delle Entrate stessa pone l’esempio di due coniugi: se uno sostiene le spese di ristrutturazione e l’altro acquista i mobili, non sarà possibile, per quest’ultimo, chiedere la detrazione relativa. Un ulteriore requisito è che l’intervento in cui è inserito l’acquisto di mobili sia di manutenzione straordinaria e non ordinaria.

Bonus idrico per la sostituzione di rubinetti e sanitari

Sempre in un’ottica di maggiore efficienza e minore spreco delle risorse, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto, e confermato anche per il 2022, un’altra misura, con il nome di Bonus idrico. Si tratta di un incentivo volto ad una migliore gestione del consumo dell’acqua, ecco perché si adatta agli interventi di ristrutturazione del bagno. In particolare, il Bonus idrico prevede un incentivo di 1.000 euro, destinato alle persone fisiche che vivono in Italia per la sostituzione, in immobili già esistenti, di sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di rubinetteria, soffioni e colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato. L’incentivo è quindi destinato sia all’acquisto che alla posa in opera nel caso dei sanitari e all’installazione nel caso di rubinetti, soffioni e colonne doccia. A patto che sia rispettato il requisito di riduzione del consumo idrico, secondo una serie di parametri di riferimento definiti dalla normativa di riferimento: volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri per i sanitari; portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto per i rubinetti e portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto per soffioni e colonne doccia.