Tra le detrazioni confermate dall’ultima legge di bilancio in tema di ristrutturazioni, una delle più interessanti è senza dubbio il bonus infissi. È una misura molto importante perché la sostituzione degli infissi rappresenta un costo rilevante che spesso scoraggia l’intervento e induce i proprietari di casa a rimandare. Con il conseguente invecchiamento di questo elemento strutturale dell’abitazione che ne dovrebbe garantire comfort, silenzio e isolamento termico. E invece, andando incontro a obsolescenza, spesso finisce per non soddisfare requisiti e funzioni richieste. Oltre naturalmente a rovinare lo stile d’insieme dell’abitazione, sia all’interno che all’esterno. Anche le facciate, infatti, risentono della presenza di infissi obsoleti, un ulteriore motivo di interesse di questa agevolazione fiscale che vedremo di seguito in dettaglio. È giusto specificare che non esiste un vero e proprio bonus infissi, ma che con questa espressione si indica la possibilità di inserire la sostituzione degli infissi tra i lavori ammessi all’interno di altri bonus, che vedremo nello specifico di seguito.
Cosa si intende per “infissi”
Con il termine “infisso” siamo soliti indicare genericamente le finestre, ma può essere utile capire in maniera più completa cosa rientra in questa categoria, soprattutto ai fini dell’accesso alle agevolazioni fiscali. Oltre alle finestre classiche, si considerano infissi anche le portefinestre e i lucernari e naturalmente il bonus può essere applicato per lavori che riguardano infissi di ogni tipologia e materiale.
Un aspetto, questo, importante, ad esempio quando l’edificio presenta vincoli storici per i quali sono richieste tipologie di infissi particolari. È senza dubbio, quindi, un buon momento per valutare questo tipo di intervento, anche se, come vedremo in seguito, è necessario che l’intervento di sostituzione sia accompagnato da altri interventi.
Bonus infissi 2022: cos’è
Come si accennava, il bonus infissi 2022 non è un vero e proprio bonus, ma piuttosto la possibilità di inserire la sostituzione degli infissi all’interno degli interventi previsti dai veri e propri bonus. Questo vuol dire che tale agevolazione non può essere portata avanti da sola, ma sempre in concomitanza con l’utilizzo di altri bonus e in particolare: ecobonus, bonus ristrutturazioni, superbonus 110%. Questo perché l’intervento sugli infissi è considerato dalla normativa un intervento trainato e quindi deve essere associato a un intervento trainante.
A seconda del bonus a cui è associata la sostituzione degli infissi, l’intervento dovrà rispettare determinati requisiti, legati alla finalità del bonus stesso. Inoltre, sempre in base alla tipologia di bonus, la detrazione avrà una percentuale diversa. Ricordiamoci anche che l’agevolazione può avvenire sia sotto forma di detrazione fiscale da distribuire nell’arco dei successivi dieci anni, sia sotto forma di sconto in fattura e quindi sostenendo una spesa immediatamente inferiore rispetto al costo reale. La detrazione fiscale è sempre possibile mentre lo sconto in fattura è ammesso soltanto per alcune tipologie di intervento e di bonus a cui è associato.
Quali sono gli interventi ammessi
Gli interventi di sostituzione degli infissi che possono dare diritto alle agevolazioni variano a seconda del bonus a cui l’intervento stesso è associato. Qualche esempio? Nel caso in cui si intenda agganciare la sostituzione degli infissi all’ecobonus, i nuovi infissi dovranno rispondere ai requisiti di un intervento di questo tipo e quindi volto a una maggiore efficienza energetica dell’immobile.
I nuovi infissi dovranno quindi garantire un miglioramento delle prestazioni energetiche. In tal caso, con un tetto massimo di 60.000 euro, si potrà beneficiare di un’agevolazione del 50%. La sostituzione degli infissi può rientrare anche tra i lavori di manutenzione straordinaria previsti dal bonus ristrutturazione che offre la possibilità di detrarre oppure avere uno sconto in fattura del 50% e non è vincolato al miglioramento dell’efficienza energetica. Così come, in quanto intervento trainato, il lavoro di sostituzione degli infissi può essere convogliato nel superbonus 110%, accompagnato da interventi trainanti come ad esempio il cappotto termico. Ciascun bonus offre agevolazioni leggermente diverse e tetti di spesa diversi ed è quindi opportuno capire, insieme all’impresa che eseguirà i lavori, quali interventi fare e se e come accedere a uno dei bonus previsti. È quindi cruciale avere un buon dialogo con la ditta e fiducia nel suo operato.
Detrazioni infissi: come ottenerle
La detrazione relativa alla sostituzione degli infissi, nota quindi anche come bonus infissi, può essere richiesta non solo dal proprietario dell’immobile ma anche, ad esempio, dall’affittuario. Come tutte le detrazioni è richiesta una procedura precisa e dettagliata, da seguire con attenzione per non rischiare di perdere questa opportunità o, peggio, di incorrere in sanzioni. Uno dei passaggi critici di questa procedura è il pagamento di lavori e materiali che dovrà avvenire tramite bonifico parlante.
Un bonifico che ha la doppia funzione di mandato di pagamento e di documento che attesti il riferimento normativo relativo all’agevolazione. È necessario anche un visto di conformità, essendo l’intervento inserito all’interno di uno dei tre bonus sopra indicati, che attesti la congruità dei prezzi. Se l’intervento è volto al miglioramento dell’efficienza energetica è necessario inviare una comunicazione e una documentazione specifica all’ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, tramite la piattaforma dedicata. L’invio della pratica all’ENEA deve essere fatto entro 90 giorni dal pagamento e l’accesso alla piattaforma richiede una registrazione. Può quindi essere utile prendere dimestichezza con questo strumento con un po’ di anticipo e non ridursi agli ultimi giorni per non rischiare intoppi.